L’Uomo con la macchina da presa
L’Uomo con la macchina da presa di Dziga Vertov
Sonorizzazione dal vivo di Stefano Pilia e Paolo Spaccamonti
Dziga Vertov, un umanismo che alla fine risulta nella stessa impossibilità, ridà lo stesso senso di scacco, di bruciato, proprio in questa costruzione continua, fotografica, moltiplicazione di giochi con la ripresa stessa, con l’obiettivo stesso.
Che questo obiettivo sia sempre una soggettiva, e sempre non nostra, questo è il terribile e l’affascinante.
Soggettiva di chi? Di cosa? Di quale istanza pura o proveniente da quale zona?” (enrico ghezzi, fuori orario 27 agosto 1994)-
Stefano Pilia è un chitarrista e compositore elettroacustico nato a Genova. Il suo lavoro prende corpo a partire dalla pratica esecutiva strumentale e attorno ai processi di registrazione e produzione. Attraverso l’indagine delle proprietà sinestetiche del suono, delle sue relazioni con lo spazio, il tempo e la memoria ha portato avanti una ricerca sempre tesa all’esperienza sonora come possibilità di indagine filosofica e creativa. Oltre alla produzione solista, è tra i fondatori del gruppo 3/4HadBeenEliminated, sintesi tra improvvisazione, composizione elettroacustica e sensibilità avantrock. Suona con ZU, con il quartetto psichedelico In Zaire, con David Grubbs e Andrea Belfi nel BGP trio, nel “Sogno del Marinaio” con il leggendario Mike Watt al basso e Paolo Mongardi alla batteria, e con la chitarrista Alessandra Novaga. Dal 2008 al 2016 è stato parte dei Massimo Volume, dal 2012 chitarrista della stella del Mali Rokia Traoré e dal 2015 parte degli Afterhours. Ha lavorato frequentemente per la realizzazione del suono (sia live che su supporto) per produzioni teatrali, reading, film, installazioni e video arte (Gianluigi Toccafondo, Angela Bullock, Zimmerfrei, Nico Vascellari, Edoardo Gabbriellini, Homemovies, Wuming, Emidio Clementi). Ha collaborato con artisti e musicisti come Katia e Marielle Labeque, John Parish, David Tibet, Phill Niblock, Oren Ambarchi, Marina Rosenfeld, Valerio Tricoli, Z’ev, Black Forest Black Sea, Rhys Chatam, Starfuckers, David Maranha, Damo Suzuki, Manuel Mota, Giuseppe Ielasi, Julia Kent e molti altri. Ha pubblicato oltre 40 lavori discografici con numerose etichette italiane ed estere (Nonesuch, Die-Schachtel, Presto?!, Drag City, Bluechopstick, Hapna, LastVisibleDog, Sedimental, Soleilmoon, 8mm, Black Truffle, …)
Paolo Spaccamonti è un chitarrista e compositore torinese. La sua è una discografia ricchissima, fatta tanto di album in proprio quanto di collaborazioni con eccellenze del panorama musicale italiano e internazionale: Jochen Arbeit degli Einstürzende Neubauten, Stefano Pilia, Roberto “Tax” Farano dei Negazione. Dischi ai quali si aggiungono numerosi lavori per reading, televisione (la produzione RAI I mille giorni di mafia capitale, insieme a Riccardo Sinigallia), teatro (Tpe, Stabile, ERT), cinema (I Cormorani con Ramon Moro, Lo spietato ancora con Riccardo Sinigallia), e varie sonorizzazioni dal vivo di film muti prodotte dal Museo Nazionale del Cinema (Greed, Vampyr, C’era una volta). È da sempre molto attivo anche dal vivo, sia da solo che insieme a colleghi come Ben Chasny, Jim White (Dirty Three), Julia Kent, Damo Suzuki, Emidio Clementi, Enrico Gabrielli e ad artisti e performer come Rezza/Mastrella, Jacopo Benassi, Masbedo, Balletto Civile, Donato Sansone, Valter Malosti, Gup Alcaro. Tra 2021 e 2022 ha composto le musiche per di diversi spettacoli teatrali tra cui Le sedie di Eugène Ionesco e Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare, prodotti dal Teatro Stabile di Torino e diretti da Valerio Binasco, e Amen di Valter Malosti, prodotto da ERT e Tpe.
Programmazione
21 Novembre 2024 - 20:30
Anno
1929
Durata
68'
Nazione
Unione Sovietica